Ovvero: il primo trauma da animatore turistico
Quando ho iniziato questa avventura nel mondo dell’animazione turistica, mi aspettavo tutto: musica, spettacoli, applausi…
…ma non una stanza più piccola della mia valigia.
Partiamo dall’inizio: 5 ore di treni e autobus per arrivare, tanta stanchezza ma anche tanta carica, finalmente arrivato. Incontro il capo e ricevo le divise, conosco i colleghi, e sento tante storie, la mia testa pensa solo, che sarà super divertente.
Poi… sento “Quella è la tua camera.” Cinque parole che ti cambiano la stagione. E pure l’umore; Entro. Letto matrimoniale e letto singolo in 4 metri di camera
Due coinquilini già mezzi svestiti. Non vedo armadi, 2 comodini e 2 sedie.
Non so se ridere o piangere…
Quello che nessuno ti dice è che:
Uno dei tre russa.
Uno puzza.
E l’altro sei tu, che ti chiedi: “Ma dove mi sono infilato?”
“Siamo in tre, ma se incastriamo bene le valigie si può camminare.”
Sorridono. Io meno.
La scienza della sopravvivenza, in camera impari presto che:
1) Il concetto di privacy è una leggenda metropolitana.
2) Il bagno è un luogo sacro… ma solo quando è libero.
3) dormire diventa un’attività a turni: uno entra, uno esce, uno russa.
Uno dei miei coinquilini andava a letto alle 21 per riposare, penserete… bene, peccato che si svegliava alle 5 per fare la doccia.
L’altro tornava alle 3 con le scarpe bagnate, puzza di sigarette e alcool e accendeva la luce come se fossimo in discoteca.
Io nel mezzo con un unico pensiero, ma dove sono finito?
Il bello? Ti ci abitui. All’inizio vorresti urlare. Poi impari a trovare il tuo angolo di pace.
Scopri che il segreto è ridere. Anche quando ti cade la mensola addosso. Anche quando scopri che devi dividere l’armadietto con lo staff cucina.
Però la magia deve ancora avvenire…
E a fine stagione, quando fai le valigie… quasi ti dispiace andartene.
(Quasi.)
Raccontami la tua!
Hai mai vissuto in una camera come questa?
Tre letti, una sedia e tanta sopportazione?
Scrivilo nei commenti o mandami la tua storia — magari finisce nel prossimo post (sempre in forma anonima, promesso).
La vita da animatore non inizia dal palco.
Inizia dalla camera.
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